condizioni: NUOVO
Note:
Lucio D?Arcangelo
LINGUE STRANE
La crisi della grammatica universale
Lingue strane
Questo libro prende in esame alcuni concetti chiave della grammatica tradizionale, ritenuti applicabili a tutte le lingue: predicazione, nome / verbo, soggetto / oggetto (agente / paziente), transitivit passivo, relazioni sintattiche, marche TAM.
In realtle ricerche compiute negli ultimi anni con la scoperta di lingue sempre pilontane dal nostro orizzonte mentale hanno ampiamente dimostrato l?inattendibilitdi tali categorie al di fuori delle lingue indoeuropee, nonostante la pervicacia di alcuni teorici a riproporle e la pigrizia di molti ricercatori, che hanno seguitato ad usarle per semplice comodit anche se con tutte le riserve del caso.
Indubbiamente bisogna distinguere tra la linguistica teorica e quella descrittiva, che contraddice, talora macroscopicamente, la prima, ma spesso i problemi dell?una si riflettono nell?altra.
La grammatica di una lingua non la manifestazione (istanziazione) di categorie supposte universali, nrappresenta delle scelte compiute in un ambito, pio meno limitato, di possibilitdate una volta per tutte. Le ?restrizioni? della grammatica non sono universali, ma imposte dalle lingue particolari, che a volte deludono le piragionevoli aspettative.
Quello che venuto a mancare il momento ?emico?, che Kenneth Pike intendeva affiancare a quello ?etico?, ossia generalista , ed a cui i padri fondatori della linguistica moderna, Saussure da una parte e Gabelentz dall?altra si sono spesso richiamati. Si tratta di enucleare le caratteristiche originali di ogni lingua, ed l?unica cosa che purenderne appagante lo studio. Altrimenti la linguistica si riduce ad una serie di controversie irresolubili e frustranti, oppure al vuoto formalismo di quelle che James McCawley chiamThirty Million Theories of Grammar (1982).
[ISBN-978-88-3305-062-1]
Pag. 128 - ? 11,00