condizioni: NUOVO
Note:
Lucio D?Arcangelo
LA SPIRALE DI GABELENTZ
Morfologia e tipologia delle lingue
La spirale di Gabelentz
Si parlato spesso, specie nei media, della presunta ?rivoluzione? chomskyana, ma la vera rivoluzione, cominciata negli anni ?70, sta nell?ampliamento planetario dell?orizzonte scientifico con lo studio di lingue fino a quel momento sconosciute come quelle aborigene dell?Australia e l?esplorazione, tuttora in corso, di territori sotto questo profilo ancora vergini come la Nuova Guinea e il Sudamerica tropicale: un fatto mai avvenuto in proporzioni cosestensive, che ha prodotto un terremoto delle conoscenze devastante per tutte le teorie che si sono succedute nell?ultimo cinquantennio.
A questo mutamento epocale non hanno certo contribuito i linguisti ?da tavolino?, ma quei ricercatori che, bagagli alla mano, sono andati sul posto e come i vecchi ?viaggiatori? ci hanno edotto della straordinaria ricchezza linguistica del pianeta, ragguagliandoci sulle lingue pidisparate e singolari : una ricchezza che non completamente naturale ncompletamente culturale e fa del linguaggio, un ?oggetto di terza specie?, il picomplesso di tutti, rivelatosi irriducibile alle aspettative teoriche anche pimodeste.
Rivolgendo la propria attenzione alla morfologia, una delle dimensioni piosservabili del linguaggio, questo libro intende misurarsi con quello che Dell Hymes chiamun ?fenomeno vitale manifesto?, oggi apparso in tutta la sua portata: la radicale diversitdelle lingue, che certe teorie diventate popolari vorrebbero negare, trincerandosi dietro espressioni oscure (?struttura profonda?) ed idee antiquate (?grammatica universale?).
Le regolaritche si possono osservare in un universo coscangiante e imprevedibile sono sempre parziali ( il pidelle volte aerali) e comunque relative. Correlarle ancora pidifficile e, come scrive Max Plank, ?questo crea un enorme potenziale di eterogeneitnella diversitdelle lingue, che, se si realizzasse pienamente, renderebbe la tipologia morfologica impraticabile?.
Percioggi si va affermando nella linguistica la tendenza a rigettare le gabbie teoriche, di qualunque natura esse siano, ed ancor pigli apriori dottrinari, nella persuasione che le lingue vanno studiate senza paraocchi e, quanto pipossibile, iuxta propria principia.
Seconda edizione
[ISBN-978-88-7497-900-4]
Pag. 208 - ? 16,00