Perfette condizioni, visto solo una volta, ORIGINALE.
Persino Troisi ammetteva, paradossalmente, che Scusate in ritardo era un film “fatto un po' affrettatamente”. Paradossalmente perché, in realtà, egli era reduce dal grandissimo successo di Ricomincio da tre, e tutti stavano lì ad aspettarlo al varco, per capire se il fenomeno Troisi fosse duraturo o meno. E Massimo, che era sì indolente, ma anche gioiosamente autocritico, in più occasioni rispondeva, a chi gli chiedeva “ma cosa stai facendo ora?”: “Sto aspettando di sbagliare il prossimo film...” per poi passare al terzo e non pensarci più. In realtà, Troisi amava questo suo secondo film - che poi secondo lo era per modo di dire perché nel frattempo aveva diretto e interpretato un curioso e geniale film di 60 minuti per Rai Tre, Morto Troisi viva Troisi - che a una rilettura seria della filmografia del “ragazzo di San Giorgio a Cremano”, risulta essere uno dei più compatti e assolutamente devastanti, nel suo tentativo, da un lato di scrollarsi di dosso una certa immagine di “napoletanità” e dall'altro nel cucirsi sul proprio corpo-comico un personaggio molto “scuro”, divertente, ma anche visibilmente negativo, quasi a voler smitizzare non solo Napoli, ma anche il suo personaggio “vincente” di Ricomincio da tre. Ed ecco quindi questa Napoli “nascosta”, dove non c'è mai il sole, dove anzi piove (persino il manifesto del film riporta questo Troisi bagnato), ecco questi interni di “case di famiglia”, questo Vincenzo che non fa niente, ma è sempre occupato, questo micromondo fatto di mamme chiocce, fratelli comici, ma “seri”, amici tormentati, vicini, a cui portare la pastasciutta, ecc. In questo ambiente Troisi e la sceneggiatrice Anna Pavignano ridisegnano le geografie dei sentimenti di un'intera generazione e alla fine è l'intera figura maschile, l'idea stessa del “maschio italiano” ad essere rivista e capovolta. Non più presi dai mille impegni, virili e pieni di sè, ma logorroici, pigri e chiusi in un narcisismo egoistico, assolutamente incapaci di comunicare con l'altro, sia che sia un amico disperato, perché lasciato dalla ragazza (Lello Arena), sia una donna con cui avere una relazione (Giuliana De Sio). Troisi abbozza qui il suo “piccolo catalogo” dei sentimenti del nostro tempo, che riprenderà testardamente e con grande finezza in tutti i successivi film fino all'ultimo, tormentato, Il postino. Del DVD va detto che il prodotto della Cecchi Gori è di buona qualità, ma praticamente del tutto privo di contenuti speciali, se si eccettua due schede biografiche su Troisi e la De Sio. Operazione assolutamente deprecabile, essendoci tantissimi materiali disponibili e continuando Troisi ad essere sempre molto amato dal pubblico italiano.
Attori: Lello Arena, Giuliana De Sio, Massimo Troisi, Lina Polito, Francesco Acampora, Olimpia Di Maio
Registi: Massimo Troisi
Casa Distribuzione: CECCHIGORI
Sottotitoli:
Lingua Doppiaggio: Italiano
Produzione italiana: No
Durata: 112
Anno Produzione: 1983
Vietato ai minori: No
Formato Video: 1.66:1 ANAMORFICO
Formato Audio: DOLBY DIGITAL 2.0
Area DVD: 2
Colore/Bianco e Nero: Colori
DVD nella confezione: 1
Comprende: Menù interattivi e animati, Accesso diretto a 16 scene, Biografia del regista e degli attori principali, Sottotitoli in italiano per non udenti.